Il Ferry Boat è il giornalino della nostra Congregazione da più di 10 anni.
Con l'apertura della nostra missione in Brasile, si è cercato appunto di creare un "ponte" di informazioni fra questi due Paesi. Lo scambio interculturale, fra l'Italia e le nostre terre di missione, (oggi anche Ecuador e Togo), ha permesso la conoscenza, ma soprattutto l'amicizia e la solidarietà con altri popoli meno fortunati di noi europei a livello economico e amministrativo, ma senz'altro più ricchi di semplicità e altruismo e questo lo dimostrano soprattutto con il loro sorriso ...
Ma il Ferry Boat non è soltanto questo scambio interculturale otreoceano, ma è anche un media informativo della nostra Congregazione in Italia. Infatti, chiunque può pubblicare sul giornalino notizie relative alla propria comunità di appartenenza riguardo attività che svolgono o eventi importanti che avvengono durante l'anno o altro che desiderano condividere.
Don Ciro Vescovo…!! Quest’annuncio, il 7 maggio u.s., scuoteva l’intera Comunità e l’intero quartiere, anche se non fu affatto una sorpresa! Sapevamo bene che prima o poi il nostro Parroco sarebbe stato chiamato a svolgere compiti ancora più impegnativi, conoscendolo ed apprezzandone le doti e le capacità. Ma quella notizia, ugualmente, suscitava un improvviso smarrimento, inspiegabilmente misto ad una grande gioia e ad un grande orgoglio, anche se poi a tutto questo subentrava anche un profondo senso di tristezza, perché quella sua nomina lo avrebbe sicuramente, ed a breve, portato a svolgere il suo operato altrove, a percorrere altre strade, altre vie.
Barra, quartiere nobile ed antico di Napoli, già nel passato aveva dato alla Chiesa figli degni, come l’Arcivescovo di Spoleto Antonio Ambrosanio e l’attuale Vicario di Roma, il Cardinale Agostino Vallini, ed ancora aveva gioito per la beatificazione di una sua concittadina, Suor Maria della Passione, della Congregazione “Suore Adoratrici dell’Eucarestia”.
Don Ciro Parroco, nominato Vescovo di Vallo della Lucania… nel cuore della gente egli resterà il sacerdote che per ben ventun’anni ha guidato questa Comunità Parrocchiale, nella quale è cresciuto, da ragazzo componente e poi educatore di gruppi giovanili, e poi ancora da giovane sacerdote nella sua stessa Comunità, della quale veniva infine nominato Parroco nel 1989.
Quante esperienza vissute insieme, quanti momenti belli, profondi ed incisivi, condivisi nella comunione e nella fraternità, per il bene e la crescita spirituale del nostro popolo: unico obiettivo della nostra azione pastorale.
Per meglio raggiungere tutti ed ognuno, veniva adottata una nuova metodologia : “Nuova Immagine di Parrocchia (Progetto N.I.P.)”, promossa dal “Movimento per un Mondo Migliore”.
Quanto lavoro nei primi anni, che iniziava con il censimento delle famiglie, e poi individuando - nelle varie Zone nelle quali fu opportunamente suddiviso il territorio parrocchiale - responsabili che coordinassero le molteplici attività da svolgere tra la nostra gente.
Ecco, dopo i primi tempi, nuovi frutti che premiavano il grande impegno, soprattutto del Parroco, ed anche dei suoi collaboratori, che man mano andavano sempre più ad accrescere le fila di coloro che operavano affinché, come Gesù ci ha insegnato: “non ne andasse perduto neppure uno”.
Don Ciro è stato, per la nostra Comunità, l’uomo del Vangelo, colui che non si è mai stancato di esortare, sostenere, anche quando lo scoraggiamento prendeva il sopravvento nelle difficoltà che a volte incontravamo. Era capace, nella sua saggezza pastorale, di cogliere i gesti, i segni, che molte volte ai nostri occhi passavano inosservati, frettolosi come siamo di ottenere tutto e subito.
Negli anni ha saputo inculcare nel cuore della gente il senso di appartenenza a questa Comunità, che ha sempre visto in lui un sacerdote serio e riservato, ma al tempo stesso amabile e cordiale, ha suscitato in tutti ed in ciascuno la responsabilità alla vita della Parrocchia, e sempre reso partecipe la Comunità di ogni passo, dando motivazioni e spiegazioni ad ogni cosa.
Negli incontri del Consiglio Pastorale ascoltava con attenzione tutti, quando occorreva programmare, attuare, revisionare, mentre noi eravamo certi che già stesse pensando al successivo passo da compiere, al domani, perché, come si dice a Napoli, “sturiava a notte po’ juórno”.
Si, è vero, Don Ciro non si è mai risparmiato, per la Comunità, per il Decanato, per l’intera Diocesi di Napoli, ed a sera, quando magari lo vedevamo un po’ stanco, sapevamo che dentro di sé era comunque contento, perché il suo andare lo rendeva uomo di Comunione, tra la gente, tra i sacerdoti: dai suoi occhi traspariva la sua anima profondamente sacerdotale, innamorato di Gesù e della Chiesa.
Nel saluto rivoltogli a nome della Comunità nella Celebrazione Eucaristica del 25 giugno u.s. nella Chiesa Parrocchiale gremita, gioiosa ed emozionata, ho letto, tra l’altro, queste parole:
“Caro Don Ciro, ci lasci un grande patrimonio, un bene fatto di amore, di cose nuove ed antiche, di emozioni, di sensazioni, che solo chi ha conosciuto l’amore di Dio, fonte di ogni bene, può trasmettere.
Il Signore è dentro di Te, guiderà ogni tuo passo, perché cercherai sempre il bene di ognuno, tessendo nuovi rapporti nella fede e nella Comunione…il volto di questa Comunità resti tra i ricordi più cari, ed allora niente ci separerà, né i mari, né i monti, perché fai parte della nostra storia, della vita della nostra gente, dell’esistenza di ogni persona che da te si è lasciata coinvolgere in un progetto d’amore, nell’Amore di Dio Padre, che tutto accoglie e, tutti, unisce”.
Annarosa Manco
Parrocchia Ave Gratia Plena
Santuario Diocesano di S.Anna
Barra - NAPOLI
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